Oggetti preziosi come opere razionaliste o piccole architetture che richiamano le piazze rinascimentali. Ecco la prima collezione del giovane brand LatoxLato.

 

 

Candelabri, centrotavola e vasi, come omaggio alla storia dell’architettura e dell’arte italiana, escono dalla matita dei due designer Francesco Breganze de Capnist e Virginia Valentini, fondatori di LatoxLato.

Questi piccoli complementi raccontano la passione per l’Italia, con i suoi materiali della tradizione e le sue lavorazioni artigianali più nobili. Marmi, ceramiche, metalli sono reinterpretati in una visione contemporanea. Ogni oggetto è anche un omaggio alla storia dell’architettura e dell’arte italiana, da cui riprende forme e ispirazioni. Una trasposizione che si traduce in un design inusuale, ricco di emozioni tattili e di possibilità interattive. Ogni singolo pezzo diventa presenza magnetica, per la forte valenza estetica di linee, finiture e dettagli costruttivi e per la funzionalità aperta e liberamente interpretabile, così da diventare scultorea.

Il candelabro Vestalia svela la bellezza naturale dei marmi più pregiati, dal Bianco di Carrara, al Grigio Carnico e al Verde Imperiale. La complessa lavorazione del taglio ad acqua, affidata a storici atelier veneti, esalta bordi e venature. Il candelabro al primo sguardo è una lastra monolitica, ma bastano pochi tocchi e la struttura composta da elementi snodabili si apre a diverse configurazioni. Vestalia è solido e leggero come un’architettura razionalista degli anni ’30.
Purezza di forme e fascino materico si incontrano nella serie di vasi in ceramica Marcello, Massimo e Vittorio. Il bianco pieno delle superfici valorizza la preziosità degli smalti e le impercettibili differenze di intensità della lavorazione manuale.
Ogni pezzo è unico e irripetibile. Per contrasto, la struttura ad arco, singolo, doppio o quadruplo del vaso, è astratta. Una citazione raffinata di ville e palazzi palladiani e delle prospettive dei dipinti metafisici. Le preziose finiture in oro 24k o in platino creano riflessi di luce e movimenti prospettici.
Gli archi, rigorosi e perfettamente proporzionati, all’interno del vaso si moltiplicano: un arco corrisponde a due contenitori, due archi a quattro contenitori e così via, permettendo di creare composizioni floreali scenografiche sempre diverse.
Infine, le suggestioni sensoriali della ceramica artigianale tornano nel centrotavola Sophia. Fonte di ispirazione le piazze italiane, elemento distintivo delle città d’arte. Da piazza delle Erbe a Mantova, a piazza San Marco a Venezia, i palazzi nobiliari creano sequenze d’archi e portici che ospitano il mercato e accolgono la socialità. Sophia riproduce in scala arcate e porticati. Il risultato è una geometria minimale e vibrante di luminosi dettagli, che arricchiscono la ceramica in bianco totale.

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